Un periodo ricco di domande. Dove siamo arrivati?
16 Marzo 2020
Come eravamo abituati a vedere gli indici sempre a rialzo e i listini sempre in verde, sembra che ormai anche l’apertura a ribasso dei listini ultimamente venga data per scontato.
La Fed, dopo l’improvviso taglio dei tassi d’interesse della scorsa settimana, domenica 15 marzo ci riprova con un’ulteriore sforbiciata del 0.25% come misura per contrastare gli effetti della pandemia da coronavirus. Si tratta del secondo taglio in una settimana e soprattutto di una riduzione secca di un punto percentuale. Inoltre per sostenere l’economia americana ha lanciato un massiccio programma di Quantitative Easing per acquistare 700 miliardi di dollari di titoli di stato e obbligazioni garantite da mutui.
Viceversa la Bce, la scorsa settimana, sembra aver deluso gli animi, decidendo di non tagliare nessun tasso di interesse, politica per altro condivisa dalla Banca del Giappone che ha tra l’altro confermato la guidance di 80 trilioni di yen in acquisti di titoli di stato giapponesi.
Indici
Gli Indici sembrano ormai dei coltelli caldi che tagliano come burro tutti i supporti che incontrano. Tutti ci chiediamo quale sarà l’area di percentuale che arresterà questa caduta. L’indice della paura è arrivato a toccare i 76.83 punti di percentuale, quasi i massimi storici del periodo della Lehman Brothers nel 2008.
Cosa accadrà?
Il Ftse Mib attualmente batte 14.322 e sembra essersi poggiato su un supporto mensile. Da una attenta analisi effettuata su un time frame mensile sembra che la configurazione tecnica sia volta ancora a ribasso. La lunga black candle che ha rotto sia supporti dinamici che statici, fa ben sperare in un rintracciamento in area 16.990 con successiva ripresa in discesa fino ai 13.530 come primo target.
F1) Ftsemib grafico mensile
Fonte: Il sole 24 ore
Fonte grafici: Investing
Gli altri indici si trovano nella stessa configurazione grafica, lunghe candele fanno presagire un rintracciamento illudendo a una ripresa ma la corsa ai ribassi sembra non essere terminata. S&P 500 dopo aver rotto a ribasso le due trandline su cui si muoveva, sembra proiettato verso l’ulteriore supporto in area 2 326 punti.
Siamo quindi lontani da un’inversione? Questo non possiamo saperlo con certezza. Il compito di un’analista tecnico è quello di guardare i grafici per quello che sono, cercando di valutare il sentiment degli investitori e non quello di indovinare cosa accadrà nel futuro. Il sentiment attuale sembra essere ancora in risk off. E’ da valutare anche l’andamento dell’asset Gold che analizzato su un grafico mensile, mostra un’inversione dall’area dei 1700 e un possibile ritorno in area sotto i 1500 dollari oncia.
F2) Gold grafico mensile
Fonte: Il sole 24 ore
Fonte grafici: Investing
Quello che è consigliabile in questo momento di grande volatilità e incertezza, secondo il mio parere, è di attendere che ci sia una conferma dei listini al rialzo almeno per tre giorni consecutivi e poi decidere il da fare. Nel frattempo conviene lavorare nell’ intraday evitando di prendere posizioni a lungo termine.
Dott.ssa Cristina Fenizia
Analista tecnico finanziario, socio affiliato SIAT e trader privato da più di 11 anni.
Mercati preferiti sono quelli del forex e commodities.
Attualmente collabora con il gruppo di Io Investo-Segnali di trading e con la Scuola di Trading Toro’s.